
GIAPPONE: LA STORIA DEL SAKE
Il Giappone è una terra ricca di tradizioni e di piatti tipici. Un tra i prodotti più famosi esportati in tutto il Mondo ed apprezzato sia dagli uomini che dalle donne è il sake, la tipica bevanda alcolica. Certo lo stesso prodotto potrebbe essere acquistato in Italia, ma recandovi in Giappone potrete partecipare ai consueti riti ed imparare il modo corretto di berlo e servirlo ai vostri ospiti.
La storia del sake sembra avere origini in Cina intorno al 5000 a.C. e con le prime migrazioni raggiunse il Giappone. In principio questa bevanda alcolica aveva il nome di kuchilami ed era consumata esclusivamente all’interno delle mura imperiali o nei luoghi di culto. In alcuni ritrovamenti storici relativi al terzo secolo della storia cinese è riportato che i “giapponesi sono molto appassionati di sake”.
Sono numerosi gli aneddoti che esistono sulla storia del sake e sulla sua produzione. L’abbondanza di riso (materia prima da cui deriva il distillato) e la continua ricerca di tecniche avanzate di fermentazione ha fatto si che nel tempo il sake potesse diffondersi in tutto il Giappone.
Il vino di riso viene conservato e servito nelle tipiche bottigliette di ceramica chiamate tokkuri che precedentemente sono stata immerse in acqua a circa 40°.
Così come il vino normale esistono diverse tipologie di sake:
- secco: adatto ad accompagnare le diverse tipologie di pasto
- dolce: ideale da consumare con i dessert.
Secondo alcune leggende bere questo distillato il primo giorno dell’anno aiuta a depurarsi dalle impurità e dalla sfortuna tenendola lontana.